Il 17 marzo si celebra il Giorno di San Patrizio, festa tradizionalmente irlandese ma ormai celebrata in moltissimi paesi del mondo. Anche molti locali Roma, Milano e di altre città italiane anche minori, organizzano eventi speciali per la serata del 17 marzo e lentamente questa festività sta diventando sempre più seguita. Ma perché si festeggia San Patrizio? Chi era? Vediamo la sua storia.
La vita del santo
Nato nel 385 in una località oggi facente parte dell’Inghilterra, Maewyn Succat (il nome originario del santo) era figlio di una nobile famiglia romana. Poco più che adolescente, venne rapito da un gruppo di pirati irlandesi, che lo vendettero come schiavo al re dell’Irlanda del Nord. Negli anni che passò qui, imparò la lingua gaelica e si avvicinò alla religione dei Celti.
Riuscito a fuggire, tornò a casa e si riconciliò con il Cristianesimo, tanto che venne nominato vescovo in Gallia. Il Papa Celestino I gli affidò un’importantissima missione: evangelizzare le terre britanniche. Patrizio riuscì nell’impresa creando il cosiddetto Cristianesimo Celtico. Riuscì infatti a capire che, per far accettare la nuova religione dagli abitanti, doveva mescolare elementi del rito pagano con quelli cristiani.
Cinquantenne, si mise in viaggio per un pellegrinaggio verso Roma, dopo il quale tornò in Irlanda del Nord, dove morì il 17 marzo del 461.
La festività
Il Giorno di San Patrizio è celebrato in moltissimi paesi: nella Repubblica irlandese il 17 marzo è festa nazionale, mentre in Irlanda del Nord è una festa bancaria. I Paesi che lo celebrano maggiormente sono quelli dove vive una forte comunità irlandese: Stati Uniti e Canada soprattutto. Addirittura, la città di Boston riconosce in San Patrizio il suo santo protettore.
Due i simboli della festa: il trifoglio ed il colore verde, entrambi simboli dell’Irlanda. Una leggenda vuole che San Patrizio utilizzò proprio il trifoglio per raccontare la Trinità: tre elementi diversi uniti da un unico stelo.