La cremazione è un rito antichissimo, diffuso già in India e successivamente in tutta l’Asia parecchi secoli prima di Cristo. Le popolazioni orientali, in linea anche con la filosofia buddista, credevano che ogni essere vivente facesse parte dell’universo e quindi, dopo la morte, vi ritornasse. In Occidente il metodo più utilizzato è stato sempre la sepoltura, per varie ragioni. La diffusione del Cristianesimo ha decisamente contribuito alla scelta del metodo di sepoltura.
Cosa dice la Chiesa?
Nel corso dei secoli, la Chiesa Cattolica si è opposta alla cremazione pur non vietandola apertamente. La sepoltura del corpo era preferita, anche per il concetto di resurrezione e riunione corpo-anima in cui credono i cattolici. Tuttavia, la cremazione venne particolarmente usata in periodi di pestilenze o emergenze. In condizioni normali, bruciare i corpi non era visto di buon occhio. A meno che non si parlasse di streghe o di Giordano Bruno, ovviamente.
Il motivo per cui la Chiesa si opponeva alla cremazione era il significato anti-cattolico che le si attribuiva. Veniva infatti vista come un rito legato a culti pagani, oppure come un’azione di ribellione contro il Cristianesimo.
La situazione non è cambiata al giorno d’oggi, tant’è che la Chiesa non proibisce la cremazione, a meno che non siano presenti motivi contrari alla fede: appartenenza a particolari sette, o convinzioni e pratiche contro la Chiesa.
E’ chiara però, la posizione cattolica sul destino delle ceneri. Le urne devono infatti essere sepolte nei cimiteri, non tenute in casa o nei giardini e tantomeno sparse nell’ambiente. Ancora una volta, la distanza tra la religione orientale e quella occidentale è incolmabile.
Comunque, sempre più persone decidono di farsi bruciare da morti, tant’è che quasi tutte le onoranze funebri offrono un servizio di cremazione Roma e in tutta Italia.
In fondo, lo dice anche la Genesi: polvere tu sei e polvere ritornerai.