Starbucks Coffee arriverà davvero in Italia? Questo è l’interrogativo che impazza tra gli amanti dell’ “American Style” negli ultimi giorni, dopo l’annuncio della prossima apertura –12 dicembre 2015 – della prima caffetteria Starbucks a Roma. La pagina Facebook della catena americana è stata presa letteralmente d’assalto tra chi sostiene sia l’annesima trovata pubblicitaria e chi invece spera realmente di poter assaporare tra poche settimane frappuccini, muffin e caffe americani ogni giorno, cosi come da tradizione per i turisti di tutto il mondo che visitano gli Stati Uniti.
Non tutto però pare semplice.
In primo luogo c’è da considerare come l’Italia sia senza dubbio il regno dell’espresso e del cappuccino e per Starbucks Cofee sarebbe un rischio entrare in un mercato con una tradizione tanto radicata, sopratutto considerando i prodotti totalmente differenti per tipologia – e forse anche per qualità – che sarebbero proposti al pubblico.
Poi c’è da considerare il comparto della caffetteria italiana, un settore importante e numeroso che di certo potrebbe soffrire la concorrenza di una multinazionale come Starbucks e di conseguenza ostacolarne l’arrivo sul mercato italiano.
Se l’operazione Starbucks in Italia fosse realizzata di sicuro sarebbe un bel plus per la società americana che si insedierebbe in una delle tradizionali “case del caffe”, dove il caffe si sa fare per davvero, e quindi a livello d’immagine aziendale sarebbe un successo, ma allo stesso tempo il rischio di un fallimento si rivelerebbe altrettanto pregiudizievole.
Non resta quindi che aspettare il 12 dicembre per vedere cosa succederà in Galleria a Roma e vedere se l’insegna verde di Starbucks sarà arrivata anche da noi o si tratta dell’ennesima bufala del web.
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