Pomodoro, pazienti affetti da ulcera e reflusso gastrico: tutta la verità

7 aprile 2016 0 Commenti Attualità , Cucina , Senza categoria 45124 Visualizzazioni
Pomodoro, pazienti affetti da ulcera e reflusso gastrico: tutta la verità

In genere si pensa che il pomodoro sia il nemico pubblico numero uno delle persone affette da reflusso gastrico o ulcera: in realtà, però, le cose non stanno proprio così. A causare il disturbo, infatti, sono prevalentemente i prodotti crudi, e dunque è possibile continuare a gustare questo alimento, principe della nostra tavola.

Se dovessimo pensare a un alimento principe della dieta mediterranea, probabilmente la scelta ricadrebbe sul pomodoro. Sembra quasi un paradosso, vista l’origine americana di quello che botanicamente è il frutto della pianta Solanum lycopesicum, nativa della zona della Cordigliera delle Ande e coltivata agli albori da civiltà come Aztechi e Incas; oggi, però, questo ortaggio è a tutta ragione considerato un “patrimonio” europeo e italiano innanzitutto, utilizzato nelle principali ricette della nostra gastronomia e disponibile in tantissime forme e confezioni

Merito anche dell’ingegno dell’industria di lavorazione, che ha saputo innovare e proporre sempre soluzioni gustose per la cucina domestica, come nel caso dell’azienda La Fiammante, leader in Italia in questo settore, e dei suoi ritrovati come la polpa di pomodoro.

Il gusto a portata di mano. Adatta a ogni tipo di ricetta, sia per preparazioni al forno che per cotture prolungate, come nel caso di alcuni piatti tipici napoletani come la carne alla pizzaiola e le melanzane a funghetto, la polpa di pomodoro La Fiammante riesce a offrire il massimo del suo gusto e della sua consistenza, soda e fragrante, proprio come i pomodori freschi. Con alcuni dettagli interessanti per chi soffre di acidità di stomaco.

Il contributo della scienza. In questi anni, infatti, il pomodoro è finito nella black list degli alimenti da evitare assolutamente in caso di reflusso gastrico, ulcere, gastriti o dei più comuni e semplici bruciori di stomaco, che affliggono oltre un terzo degli italiani per almeno una volta al mese; in effetti, visto il contenuto di acidi organici, il consumo di pomodori può stimolare la digestione salivare e gastrica, comportando la diminuzione del pH dello stomaco.

È questo che amplifica i disturbi descritti, e fino ad oggi non sembravano esserci particolari soluzioni; ma, per fortuna, si è scoperto che il problema diminuisce in modo davvero semplice, cuocendo i pomodori prima di mangiarli.

Cambio di regime. E così, le nuove diete prescritte per alleviare i disturbi causati dagli acidi dello stomaco non solo non eliminano del tutto i pomodori, ma definiscono addirittura come benefico e salutare l’inserimento nel regime settimanale di un piatto a base di pasta asciutta al pomodoro fresco, o di utilizzare pomodori cotti senza pelle e senza semi come base per contorni o condimenti.

Si tratta di una inversione di tendenza davvero marcata, che pone questi ortaggi al pari di pane, cracker, formaggi freschi non fermentati, carni bianche e magre, pesce fresco e verdure nell’elenco degli alimenti migliori per alleviare le sensazioni di malessere all’addome.

Un concentrato di benefici. In questo modo, è possibile continuare a usufruire delle tantissime proprietà salutari del pomodoro, a cominciare dai suoi effetti di antiossidante naturale, ovvero “nemico” dei radicali liberi che causano l’invecchiamento di cellule e tessuti, e che sono anche ritenuti responsabili della comparsa di alcune tipologie di tumore; secondo recenti studi del Centro Nazionale della Sicurezza Alimentare dell’Illinois, negli Stati Uniti, i pomodori cotti darebbero addirittura ulteriori vantaggi, grazie alla diffusione a tutto il preparato del licopene, in genere rintracciabile solo nelle bucce. In generale, invece, questo ortaggio risulta assolutamente ipocalorico, con un apporto di sole 17 chilocalorie per una porzione di 100 grammi, ma al tempo stesso ricco di minerali e vitamine, in grado dunque di svolgere azioni anche di tipo antinfiammatorio e preventivo per l’insorgere di patologie come i disturbi cardiovascolari e l’osteoporosi.

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